Quando ci si imbatte in un gatto per strada, specie se lo si avvista in un luogo isolato, si può pensare che la cosa giusta da fare sia prenderlo e portarlo via.
Non sempre, così, facendo, si fa il bene di quell’animale.
Ecco cinque semplici riflessioni che vi invitiamo a fare, qualora vi si ponesse il dubbio: lo lascio qua o lo porto via?
1) Assicurarsi che l’animale sia effettivamente abbandonato, randagio o smarrito
Come saprete, per i gatti non vige l’obbligo di inserimento del microchip, pertanto può diventare difficile individuare il legittimo proprietario. A volte (ma noi lo sconsigliamo sempre!) i gatti possono avere dei collarini con medaglietta ma, in mancanza, il primo passo è sempre quello di cercare di capire se il gatto possa essere di qualcuno, ad esempio chiedendo ai vicini, attaccando volantini, osservando se il micio vi pare in buono stato di salute.
Se poi è anche molto socievole, probabilmente il gatto è abituato alla presenza delle persone e quindi potrebbe appartenere a qualcuno.
Ricordate che molti gatti sono abituati ad uscire di casa e farsi un giro nei paraggi dell’abitazione!
2) Condizioni di salute e nutrizione
Cercare di capire, guardando il gatto, se potrebbe essere ammalato, ferito o sofferente oppure solamente spaventato. Potete avvicinare il gatto offrendo cibo ed acqua (evitate il latte perché potrebbe causare disturbi intestinali).
3) Veterinario
Un gatto ferito o malridotto andrebbe portato da un veterinario.
La tendenza che hanno in molti è quella di pensare che sia sufficiente segnalare il gatto in difficoltà per aiutarlo: la verità è che subito dopo averlo segnalato e fotografato, sarebbe buona norma anche prenderlo e chiuderlo in un trasportino, se lo avete, o se il gatto è docile, sistemarlo al sicuro in macchina. Purtroppo le volontarie si zona non sono sempre in grado di intervenire ovunque e comunque.
Un gatto abbandonato dovrebbe sempre fare una visita dal veterinario.
4) Volantinaggio
Purtroppo nell’era dei social network, il volantinaggio è sottovalutato. In realtà è uno degli strumenti più efficaci per ritorvare i gatti persi: molto più di Facebook!
Questo perchè non tutti hanno dei profili social (immaginate una persona anziana); inoltre il volantino attrae molto di più l’attenzione di chi legge.
Naturalmente il volantino perfetto deve contenere una foto a colori del gatto e una breve descrizione del micio (colore del pelo, macchie particolari, colore occhi) che lo rendano distinguibile dagli altri mici di zona (non scrivete poemi strappalacrime, tanto non li leggerà nessuno).
Mi raccomando! Non dimenticate di indicare i vostri recapiti telefonici nel caso in cui il micio fosse riconosciuto dal proprietario!
5) Gattini
Potrebbe succedere di trovare delle cucciolate di gattini. Prima regola! NON SPOSTARLI!
Prima di prelevare i micini o chiamare qualcuno, accertatevi che non abbiano più la mamma e rischino seriamente di morire.
Se la mamma c’è (e magari si è solo allontanata per cercare cibo), anche se è selvatica e vi pare di abbandonare i gattini a una esistenza di randagismo e diffidenza dall’uomo, ricordate che i cuccioli hanno bisogno della loro mamma e viceversa.
Prima di separare i piccoli dalla madre bisogna pensarci bene. E’ preferibile che un gattino venga svezzato ed educato dalla mamma, anche se resterà semiselvatico anzichè venga spupazzato artificialmente, con ripercussioni psicologiche e fisiche importanti.
#AdottaEAgisciResponsabilmente
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