Un tempo era un’utopia, ma adesso non più.
Sebbene in caso di viaggio di lavoro o vacanza, trovarsi una pet sitter che accudisca il nostro gatto rimanga sempre una più che valida alternativa, adesso è possibile viaggiare anche con il proprio micio.
Sempre più strutture, compagnie aeree e trasporti pubblici accettano volentieri i gatti a bordo, ma bisogna avere sempre un occhio di riguardo.
Un gatto, al contrario del cane, può stressarsi molto durante un viaggio e quindi bisogna sempre valutare caso per caso.
Se il vostro gatto è un micio avventuroso e voi avete voglia di provare, adesso viaggiare col vostro gatto, è possibile.
Viaggiare col proprio gatto: 6 cose da sapere.
1) un bel controllo dal veterinario
Innanzitutto accertarsi che il gatto sia in salute e che non abbia problemi. Questo è il primo punto. Ma soprattutto, se si viaggia all’estero, che sia in regola con le vaccinazioni e che non abbia malattie trasmissibili.
2) la scelta del trasportino
Il trasportino è fondamentale.
Indipendentemente dal mezzo di trasporto che sceglierete, il gatto passerà la maggior parte del suo tempo nel trasportino. Quindi deve essere spazioso abbastanza da farlo stare anche in piedi, ma morbido abbastanza da farlo stare comodo.
Il nostro consiglio (basato sull’esperienza) è che i trasportini di metallo con un bel cuscino dentro, sono i migliori dal punto di vista della sicurezza.
3) Scelta della struttura.
Accertatevi sempre che la struttura dove alloggerete sia pet friendly, cioè che accetti animali al suo interno. Fatelo in maniera rigorosa, anche telefonando più volte alla struttura, meglio non avere sorprese.
Per fortuna, internet ci dà una grossa mano.
Se la vostra meta è l’Italia, portali come Zampa Vacanza e Vacanze animali offrono un’ampia gamma di strutture che accettano animali, divise per regione e per provincia.
4) volare col gatto
Sì, anche questo è possibile. La maggior parte delle compagnie aeree adesso permette il trasporto in cabina e non più in stiva, ma controllate sempre con una telefonata prima di prenotare.
Chiaramente il servizio ha un costo, da 40 euro in su.
5) Viaggio all’estero
Se viaggiate in uno dei paesi membri dell’Unione Europea, per il vostro micio dovrete fare il Passaporto (!) presso la ASL di competenza.
Dovrete inoltre mettere il microchip, deve avere il vaccino contro la rabbia e aver superato le 12 settimane di vita. Cliccate qui per il sito del Ministero della Salute che vi fornirà tutte le informazioni dettagliate.
Se invece la vostra meta è un paese fuori dall’Unione, la cosa dipende dal paese in cui andrete. Alcuni Paesi arabi NON accettano animali da compagnia, quindi informatevi bene.
Cliccate sul sito del Governo per ulteriori informazioni.
6) meglio essere sicuri
Tenete comunque sempre presente che in viaggio può accadere qualsiasi cosa. Quindi è bene avere una lista di veterinari disponibili della destinazione in cui andrete e mettere una medaglietta al collo del vostro micio con il vostro numero di telefono e l’indirizzo di casa.
Una volta usate tutte queste piccole accortezze… buon viaggio col micio!!!